La metacognizione e l’autoregolazione.
Di cosa si tratta
Il prefisso “meta” viene dal greco e nella nostra accezione si usa per indicare qualcosa che parla o descrive se stesso; nel caso della “metacognizione” è usato per indicare l’auto-osservazione/riflessione sul funzionamento della propria mente. Può essere definita “il pensiero sul tuo pensiero”, che si traduce in una forma di consapevolezza e controllo su te stesso durante il processo di apprendimento che ti consente di autoregolarti. Ciò significa poter decidere autonomamente obiettivi, tempi e strategie, ma anche saper cogliere le tue difficoltà e intervenire al meglio per farvi fronte, prevedendo un cambiamento nel comportamento di apprendimento in atto. Ad esempio decidere di fare una pausa perchè ti sei accorto di essere troppo stanco o cambiare una strategia perchè quella che stai adottando non ti sta facendo procedere in modo funzionale rispetto al tuo obiettivo. La domanda che guida la metacognizione potrebbe essere: “che cosa sto facendo e perchè?”.
È fondamentale durante lo studio osservarsi, essere consapevoli di quello che si sta facendo, per avere controllo sul processo che si sta mettendo in atto. Studiare in modo consapevole significa conoscere e scegliere se, come e quando mettere in atto una strategia e averne controllo. Imparare a fare questo, a sviluppare consapevolezza metacognitiva, ti permetterà di studiare più rapidamente, in modo più duraturo ed efficiente.
In che modo
Cosa serve per sviluppare la consapevolezza metacognitiva e imparare ad autoregolare il tuo processo di apprendimento?
- Conoscere i processi cognitivi alla base dell’apprendimento e il loro funzionamento, in particolare attenzione e memoria.
- Conoscere le tue capacità e caratteristiche personali.
- Conoscere i fattori che possono influenzare il tuo livello di apprendimento.
- Conoscere e saper discriminare tra strategie di studio più o meno efficaci in relazione alle richieste del compito da affrontare.
- Riflettere prima, durante e dopo l’applicazione di strategie.
- Monitorare e osservarsi durante il processo di apprendimento, ad esempio chiedersi “sto capendo quello che sto leggendo?”
- Chiedersi costantemente “Che cosa sto facendo? Perchè? A cosa mi serve?
- Imparare a pianificare e organizzare lo studio: prevedere delle “tabelle di marcia”.